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I sensori induttivi sono un tipo di sensore che si basa sull’induzione elettromagnetica, in grado di rilevare la presenza di un oggetto metallico ad una distanza ravvicinata.
I sensori induttivi hanno due possibili stati, ovvero aperti o chiusi, e a volte sono anche indicati come interruttori di prossimità induttiva.
I sensori induttivi servono a rilevare oggetti ferromagnetici o a calcolarne gli spostamenti. Il loro funzionamento non dipende da contatti elettrici mobili, temperatura, umidità e acqua, corpi estranei come sporco e sabbia. Sono quindi affidabili anche in condizioni critiche.
I sensori sono composti da un avvolgimento primario guidato da un oscillatore risonante a ad una specifica frequenza nell'ordine del MHz.
La caratteristica principale è la presenza di materiale ferromagnetico all’interno del solenoide che fa sì che l’induttanza dell’avvolgimento sia variata. Nell’elemento metallico vengono inserite delle correnti parassite per effetto termico, corrispondenti ad una perdita di energia nel circuito.
Un demodulatore rilava l’ampiezza dell’oscillazione, mentre un comparatore compara l’ampiezza dell’oscillazione con due valori di soglia fornendo un’uscita logica ON/OFF.
I sensori induttivi possono rilevare solo la presenza d’oggetti realizzati in materiale ferromagnetico e la portata nominale è genericamente piuttosto bassa.
I sensori induttivi si differenziano per funzionalità, caratteristiche e forme, perfino per la modalità di montaggio.
Tra le classificazioni più comuni possiamo trovare:
Interruttori o rilevatori di prossimità
Sensori induttivi chiamati interruttori o rilevatori di prossimità, rilevano la presenza o assenza dell’oggetto target: più l’oggetto è vicino più aumentano le correnti indotte e diminuisce l’ampiezza di oscillazione. Vengono utilizzati al posto degli interruttori elettrici tradizionali, ad esempio in ambienti in cui è presente molta acqua.
Sensori induttivi a induttanza o riluttanza variabile
Questa tipologia di sensori induttivi rilevano lo spostamento di un materiale ferromagnetico a partire dalle variazioni dell’induttanza e della riluttanza nel circuito: l’induttanza è la forza elettromotrice indotta dalla corrente, la riluttanza, come abbiamo visto, l’opposizione al flusso di corrente.
Sensori induttivi sincronizzatori
I sensori induttivi sincronizzatori sono dispositivi composti da una parte fissa e una parte mobile, chiamati rispettivamente statore e rotore, entrambi collegati elettricamente.